Il mondo intero prega la Madonna di Nagasaki - 21 Maggio 2021
In occasione del mese della preghiera incessante alla Madonna indetta dal Santo Padre Francesco per fermare la pandemia, il 21 maggio il popolo dei fedeli di tutto il mondo rivolgerà la sua supplica alla Madonna Bombardata di Nagasaki.
La Madonna Bombardata, con la sua commovente storia, è uno dei molti simboli vivi a Nagasaki di come la Fede e la Pace di Dio vincano sulla morte che viene dalla mano dell’uomo.
La statua lignea della Madonna, alta due metri e prodotta in Italia, era stata donata alla comunità cristiana di Nagasaki dall’ambasciatore spagnolo D. Ulibarri nel 1929.
Venne posta su un altare della grande chiesa ed insieme a tutto l’edificio fu investita dall’esplosione nel 1945.
Pochi giorni dopo la devastazione, Kaemon Noguchi, un soldato giapponese e sacerdote cattolico, si mise a pregare tra le rovine della chiesa nella speranza di trovare una reliquia tangibile e rinvenne la testa della statua, la sola parte che, benché sfigurata, era rimasta integra. La portò con sè nel suo monastero trappista nel Hokkaido dove la tenne per 30 anni.
Nel 1975 Kaemon Noguchi ritornò a Nagasaki per restituire la Madonnina e la consegnò al professor Yakichi Kataoka, amico intimo e biografo di Takashi Nagai, il quale la custodì nel Junshin Women’s College per 15 anni.
Nel 1990 Takeshi Kawazoe, parroco della chiesa di Urakami, ormai Cattedrale di Nagasaki, espresse il desiderio di conoscere la storia del ritrovamento, così padre Noguchi scrisse una lettera alla chiesa raccontandone la vicenda.
Il professor Kataoka, venutolo a sapere, restituì la reliquia alla chiesa, che la espose nel museo della bomba atomica.
Fu in seguito grazie agli sforzi di un fedele di nome Sata che nel maggio del 2000 la chiesa decise di collocare la reliquia su un altare a lei dedicato in Cattedrale, là dove è ancora oggi visitabile.
La Madonna viene oggi venerata a Urakami ed è periodicamente portata in processione in varie parti del mondo come simbolo di Pace.